ottobre
Quando
13 ottobre 2021 21:00
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Andrey Baranov violino Orchestra dell’I.S. di Studi Musicali di Catania Epifanio Comis direttore
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Andrey Baranov violino
Orchestra dell’I.S. di Studi Musicali di Catania
Epifanio Comis direttore
L’ inaugurazione della stagione AME segna l’ inizio di una collaborazione con l’ Istituito Superiore di Studi Musicali “V. Bellini ” di Catania e l’ E.A.R. Teatro Massimo “V. Bellini”.
Sul palco del prestigioso Teatro, Andrey Baranov violinista russo, rappresentante di una delle più alte scuole riconosciute nella tradizione e storia dello strumento.Grande interprete Baranov è vincitore del Concorso Queen Elisabeth nel 2012, dei Concorsi internazionali Benjamin Britten e Henri Marteau e di oltre venti altri concorsi internazionali, tra cui Indianapolis, Seoul, Sendai, Liana Issakadze, David Oistrakh e il Concorso Paganini di Mosca.
Con Andrey Baranov, virtuoso violinista russo, ci sarà l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini” di Catania con la sua Orchestra Sinfonica, guidata dalla bacchetta di Epifanio Comis, pianista e concertista di fama internazionale, con al suo attivo la direzione tra le più prestigiose orchestre di tutto il mondo, tra le quali la George Enescu Philharmonic Orchestra di Bucharest, l’Orchestra della Radio di Bucharest, l’Orchestra Filarmonica di Kiev, l’Orchestra Filarmonica di Szeged, la Filarmonica di Brasov, l’Orchestra Filarmonica di Lugansk, la Pavla Slobodkina di Mosca, l’Orchestra Filarmonica di Cluj, l’Orchestra di Greensboro, la Tulare County Symphony Orchestra California, l’ Orchestra Sinfonica di Melilla, la Dubna Symphony Orchestra, la Plainfield Symphony Orchestra, l’ Orquestra Sinfonica UANL Messico, la Fayetteville Symphony Orchestra, gli Osaka Symphoniker, la Kioto University Symphony Orchestra.
PROGRAMMA
Felix Mendelssohn Bartholdy | Concerto per violino ed orchestra op. 64 in Mi minore
Robert Schumann | Sinfonia n. 3 op. 97 in Mib maggiore “Renana”
Quando
24 ottobre 2021 19:00
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Marco Angius direttore Anna Tifu violino Appuntamento nell’ambito del progetto Circolazione musicale in Italia che gode del contributo del Ministero della Cultura
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Marco Angius direttore
Anna Tifu violino
Appuntamento nell’ambito del progetto Circolazione musicale in Italia che gode del contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo.
Marco Angius Ha diretto orchestre quali Tokyo Philharmonic Orchestra, Ensemble Intercontemporain, London Sinfonietta, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra del Teatro La Fenice, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre Symphonique et Lyrique de Nancy, Orchestre de Lorrain, Orchestra della Toscana, I Pomeriggi Musicali, Luxembourg Philharmonie, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam… Presente costantemente nei principali festival di musica contemporanea europei.
Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, è attualmente direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con cui ha diretto l’integrale delle Sinfonie di Beethoven e Schubert oltre a numerosi dischi da Bach (Die Kunst der Fuge) ad autori contemporanei quali Donatoni (Abyss), Sciarrino (Altri volti e nuovi per la Decca), Castiglioni (Quodlibet), Dallapiccola (An Mathilde).
Anna Tifu, considerata una delle migliori interpreti della sua generazione. Vasta la sua formazione, che include l’esser ammessa a soli 17 anni, al Curtis Institute di Philadelphia dove ha studiato con Aaron Rosand, Shmuel Ashkenazy e Pamela Frank e successivamente si perfeziona Parigi dove ottiene il diploma superiore di Concertista.Ricchissima la sua carriera internazionale che l’ha vista esibirsi sui più prestigiosi palcoscenici in Italia, Europa e nel Mondo. Quasi impossibile racchiudere in poche righe la sua carriera, i suoi successi, che rappresentano in maniera visibile quella che è a dir della critica un talento unico. Suona il violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone della Fondazione Canale di Milano.
’Orchestra di Padova e del Veneto Fondata nell’ottobre 1966, l’Orchestra di Padova e del Veneto si è affermata come una delle principali orchestre italiane. Realizza circa 120 tra concerti e recite d’opera ogni anno, con una propria Stagione a Padova, concerti in Regione, per le più importanti Società di concerti e Festival in Italia e all’estero.
PROGRAMMA
GUSTAV MAHLER
Adagietto per archi
ALVISE ZAMBON
Un guardare senza confini (1°Premio Concorso di Composizione F. Agnello 2021)
MAX RICHTER/ANTONIO VIVALDI
Recomposed (Le Quattro Stagioni)
Concerto in collaborazioni con CIDIM Cidim – Comitato Nazionale Italiano Musica

novembre
Quando
7 novembre 2021 19:00
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Vanessa Tagliabue Yorke voceGlauco Benedetti sousaphonePaolo Birro pianoforteNicola Angelucci batteria Da diversi Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso,
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Vanessa Tagliabue Yorke voce
Glauco Benedetti sousaphone
Paolo Birro pianoforte
Nicola Angelucci batteria
Da diversi Mauro Ottolini e Fabrizio Bosso, immaginano di realizzare qualcosa insieme e la proposta di Ottolini di compiere insieme un viaggio musicale alla scoperta di New Orleans, della sua musica e dei musicisti che ne fecero la storia, è sembrata al trombettista torinese la via giusta. L’attenzione è rivolta ad un Jazz primigenio, dalla vocazione corale e dalla intensità primordiale, che racconta storie di uomini e donne, storie di musica, amore, denaro che manca, giochi d’azzardo, dipingendo un piccolo minuzioso ritratto della New Orleans di inizio Novecento. La maggior parte di questi capolavori è stata purtroppo dimenticata, anche se quei brani sono tuttora attuali, e ricchi di idee musicali contemporanee. Autori di grande spessore spiccano in questa selezione, come William Christopher Handy, noto anche come il padre del blues per la sua prolifica vena compositiva. Grandi voci e personalità fondamentali per la musica jazz, come Louis Armstrong, Original Dixieland Jazz band, Jelly Roll Morton, Sidney Bechet, King Oliver, Fats Waller, Sweet Emma Barret, Lil’ Hardin. Ottolini trascrive e arrangia alcuni dei brani più belli rappresentando così quel mondo in modo personale e creativo, forte anche di una formazione di gran pregio: la ritmica è affidata infatti a Paolo Birro al pianoforte, Glauco Benedetti al sousaphone e Paolo Mappa alla batteria e la voce è quella di Vanessa Tagliabue Yorke, una delle maggiori esperte del genere, la cui intensità vocale ben si combina con la purezza lirica del trombone di Ottolini e con la vibrante e carismatica tromba di Bosso.
Quando
14 novembre 2021 19:00
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Héctor Ulises Passarella bandoneón e direzioneSerena Cavalletti violinoCristiana Millevolte pianoforteTania Colangeli bandoneónMarco di Blasio bandoneónGiovanni Marziali Peretti bandoneón
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Héctor Ulises Passarella bandoneón e direzione
Serena Cavalletti violino
Cristiana Millevolte pianoforte
Tania Colangeli bandoneón
Marco di Blasio bandoneón
Giovanni Marziali Peretti bandoneón
Programma
A. Piazzolla (1921-1992) – Invierno Porteño Adiós Nonino Escualo
L. Bacalov (1933-2017) – Tema di Frisch (dal film “Frontera Sur”) Toccata e Tango (dal film “Milonga”)
J. Lamarque Pons (1917-1982) – Tango Canción (dalle Tre Ritmiche di Tango. Trascr. H.U.Passarella)
E. Ponzio (1885-1934) – Don Juan
J.L. Padula (1893-1945) – 9 de Julio
E. Saborido (1877-1941) – Felicia
H.U. Passarella (1955) – Ricercare 2011 Preludio e Fuga 2008
G. Matos Rodriguez (1897-1948) – La Cumparsita (arr. H.U. Passarella)
Passarella nato in Uruguay nel 1955, è considerato uno dei più grandi bandoneonisti, nonché uno dei più interessanti compositori di tango moderno. L’inconfondibile suono e la particolare espressività del fraseggio gli hanno valso l’ammirazione del pubblico, della critica e di grandi musicisti come Ionesco Galati, Leo Brawer, Luis Bacalov, Donati Renzetti; cineasti come Emidio Greco, Michael Radford e Robert Duvall. La lunghissima esperienza nel tango, la formazione e l’attività nella musica classica gli conferiscono una completezza artistica di assoluto rilievo. Sul palco con l’Ensemble del Centro Bandoneon di Roma propongono un programma che parte dall’omaggio a Piazzolla ed arriva ad una sofisticata sintesi di autorri e e temi grazie ad un impressionante virtuosismo espressivo.
http://www.centrodelbandoneon.com
dicembre
Quando
5 dicembre 2021 19:00
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VALENTINA LISITSA Pianoforte Chopin | Rachmaninov Valentina Lisitsa,
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VALENTINA LISITSA Pianoforte
Chopin | Rachmaninov
Valentina Lisitsa, “La regina di Rachmaninov” non solo è la prima «YouTube Star» della musica classica, ma è soprattutto la prima artista classica ad aver trasformato il suo enorme successo sul web in una carriera planetaria che l’ha portata a esibirsi nelle maggiori sale concertistiche in Europa, Stati Uniti, Sud America e Asia. Ha pubblicato il suo primo video su YouTube nel 2007 (la registrazione dell’Ètude op. 39 n.6 di Sergej Rachmaninov), le cui visualizzazioni crebbero in maniera esponenziale. Fu la prima pietra di una carriera web ineguagliabile nella storia della musica classica. Il suo modo del tutto personale di realizzare i propri video unitamente alla grande affezione verso il suo pubblico, l’hanno portata a raggiungere il record di oltre 550.000 follower e 147 milioni di views Questo singolare successo l’ha portata a esibirsi in alcuni dei più prestigiosi palcoscenici. Si ricorda un memorabile recital alla Royal Albert Hall di Londra davanti a un pubblico di 8000 persone nel giugno del 2012. Ha iniziato a registrare in via esclusiva per l’etichetta Decca che una settimana dopo il concerto ne ha pubblicato la registrazione su formato CD e DVD. Da allora ha pubblicato più di nove album per Decca tra cui l’integrale dei concerti per pianoforte di Sergej Rachmaninov, opere di Chopin, di Philipp Glass, Liszt and Scrjabin, così come il cd “Love Story – Piano Themes from the Cinema’s Golden Age” una raccolta della più significativa musica per film degli anni Venti.A febbraio del 2019, nel 125mo anniversario della morte di Čajkovskij, Decca ha pubblicato un cofanetto cd in edizione speciale con la collezione completa delle opere per pianoforte che comprendeva anche brani mai registrati prima. Si è esibita, fra gli altri, in concerti da tutto esaurito all’Auditorio Nacional con l’orchestra nazionale Spagnola, si è esibita in prestigiose sale internazionali (dalla Berlin Philharmonie, al Théâtre des Champs Elysées di Parigi, nella Sala grande del Conservatorio di Mosca, alla Wigmore Hall in London, fino alla Carnegie Hall di New York e NCPA di Pechino) nonché in importanti festival tra cui i BBC Proms, il Dvorak Prague Festival e il Musica Mundi Chamber Festival di Bruxelles.
Nata a Kiev in Ucraina, Valentina Lisitsa ha iniziato a studiare il pianoforte a tre anni, ha tenuto il suo primo concerto un anno più tardi. Si è diplomata al conservatorio di Kiev per poi trasferirsi negli Stati Uniti, il suo debutto a New York risale al 1995. Oggi vive tra Roma e Mosca.
www.valentinalisitsa.com
Quando
22 dicembre 2021 21:00
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Un concerto che attraversa il grande repertorio per violoncello solo: da J. S. Bach passando per Benjamin Britten per arrivare alla prima esecuzione assoluta della versione completa di
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Un concerto che attraversa il grande repertorio per violoncello solo: da J. S. Bach passando per Benjamin Britten per arrivare alla prima esecuzione assoluta della versione completa di Six Prayers on Flowers (Sei preghiere sui fiori) del compositore catanese Emanuele Casale.
Francesco Dillon ha al suo attivo una brillante carriera internazionale caratterizzata dall’originalità e varietà del repertorio esplorato. L’intensa attività solistica lo vede esibirsi su prestigiosi palcoscenici quali il Teatro alla Scala di Milano, la Konzerthaus di Vienna, il Muziekgebouw di Amsterdam, la Philharmonie di Berlino, l’Herkulessaal di Monaco di Baviera, la Laeiszhalle di Amburgo, la Jordan Hall di Boston, il Teatro Colon di Buenos Aires, con orchestre quali, tra le altre, Orchestra Filarmonica della Scala, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Nazionale della RAI, SWR Radio Sinfonieorchester Stuttgart, RSO Radio Symphonie Orchester Wien, Orquesta Estable del Teatro Colon, Ensemble Resonanz, Lithuanian National Symphony Orchestra, Oulu Sinfonia Finlandia, Lithuanian State Symphony Orchestra, Orchestra Regionale Toscana. Ha collaborato con direttori d’orchestra quali Giuseppe Sinopoli, Susanna Mallki, Luciano Berio, Peter Rundel, Johannes Kalitzke.
Si diploma sotto la guida di Andrea Nannoni a Firenze, perfezionandosi con Anner Bijlsma, Mario Brunello, David Geringas e Mstislav Rostropovich. Studia inoltre composizione con Salvatore Sciarrino. Nel 1993 è tra i fondatori del Quartetto Prometeo, formazione cameristica di riconosciuta fama internazionale e vincitrice di numerosi premi (Prague Spring, ARD Münich, Bordeaux), insignita del “Leone d’argento” alla carriera alla Biennale Musica di Venezia 2012.
gennaio
Quando
13 gennaio 2022 21:00
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Glenn Gould, pianista canadese internazionalmente celebre, grande virtuoso, interprete geniale soprattutto di Bach, eccentrico, morì a soli 50 anni nel 1982 a Toronto Il film lo
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Glenn Gould, pianista canadese internazionalmente celebre, grande virtuoso, interprete geniale soprattutto di Bach, eccentrico, morì a soli 50 anni nel 1982 a Toronto Il film lo celebra e ne ricostruisce le differenti sfaccettature della sua musica, del suo temperamento, della sua esistenza d’eccezione, attraverso alcune esecuzioni originali di Gould, attraverso l’interpretazione di Colm Feore, attraverso frammenti narrativi; attraverso testimonianze (anche di Yehudi Menuhin). In maniera originale questa biografia, molto famosa fra gli appassionati di musica classica, racchiude trentadue cortometraggi che come flash fotografici ci restituiscono tanti piccoli pezzi di un puzzle. Ci sono le fasi della vita e della carriera di Gould ricostruite dal regista con aggiunta di interviste a persone che lo hanno conosciuto, e più che un documentario sembra avere una vaga parentela con lo stile di Jarman in Wittgenstein.
febbraio
Quando
27 febbraio 2022 19:00
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Dal Barocco a Sollima Avi Avital mandolino Mauro Massa e Federico Brigantino violiniGiorgio Chinnici violaAndrea Rigano violoncelloCinzia Guarino clavicembalo
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Dal Barocco a Sollima
Avi Avital mandolino
Mauro Massa e Federico Brigantino violini
Giorgio Chinnici viola
Andrea Rigano violoncello
Cinzia Guarino clavicembalo
Paolo Rigano arciliuto, chitarra barocca
Alessandro Nasello flauto, fagotto
Marco Lo Cicero contrabbasso
Programma
A. VIVALDI Concerto in D major for lute, strings and basso continuo, RV 93
A. VIVALDI Concerto in A minor, RV 356, Op. III, n.6, from L’Estro armonico 9’
A. VIVALDI Concerto in C major for mandolin, strings and basso continuo, RV 425
G. PAISIELLO Concerto in mi bemolle maggiore
E. BARBELLA Concerto in re maggiore
D. SCARLATTI Sonata K.89 per mandolino e basso continuo in re minore
GIOVANNI SOLLIMA – Concerto per mandolino e orchestra
Nato a Be’er Sheva, nel sud di Israele, Avi Avital ha iniziato a studiare il mandolino all’età di otto anni e presto si è unito alla fiorente orchestra di giovani mandolinisti fondata e diretta dal suo maestro carismatico, il violinista russo Simcha Nathanson. Si è diplomato all’Accademia Musicale di Gerusalemme e al Conservatorio Cesare Pollini di Padova, dove ha studiato il repertorio mandolinistico originale con Ugo Orlandi. Primo solista di mandolino ad essere nominato per un Grammy Award, si è esibito con orchestre prestigiose ed è tra gli artisti più ricercati nel circuito dei festival internazionali. Appassionato ed “esplosivamente carismatico” (New York Times) nelle esibizioni dal vivo, è stato paragonato ad Andres Segovia e Jascha Heifetz ed è una forza trainante nell’opera di rinvigorimento del repertorio del mandolino. Più di cento composizioni contemporanee sono state scritte per lui. Artista esclusivo Deutsche Grammophon, ha realizzato quattro dischi per questa etichetta, tra cui Vivaldi (2015), vincitore delpremio ECHO Klassik.
marzo
Quando
13 marzo 2022 19:00
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Viaggio in America Emanuele Arciuli pianoforte Programma William Duckworth: Time Curve Preludes 1
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Viaggio in America
Emanuele Arciuli pianoforte
Programma
William Duckworth: Time Curve Preludes 1 – 7 – 12
Peter Gilbert: New Scenes from an Old World – Sonata (for E.Arciuli),
Hommage a Thelonious Monk: ‘Round Midnight ,
John Harbison: Monk’s Trope
Michael Torke: Variation,
Michael Daugherty: Monk in the Kitchen
*****
Philip Glass. Etude n.2, Louis Ballard: Four American Indian Piano Preludes,
John Cage: In a Landscape
Frederic Rzewski: Winnsboro Cotton Mill Blues
Emanuele Arciuli suona regolarmente per alcune fra le maggiori istituzioni musicali. In Italia, e collabora con orchestre come la OSN della Rai, il Maggio Musicale Fiorentino, La Fenice di Venezia, il Comunale di Bologna, il Teatro Petruzzelli di Bari e l’Orchestra Verdi di Milano; suona in recital al Teatro alla Scala di Milano, al San Carlo di Napoli, per l’Arena di Verona, gli Amici della Musica di Firenze, l’Unione Musicale di Torino, la IUC di Roma etc. Il suo impegno nella musica contemporanea lo porta ad esibirsi regolarmente nelle maggiori rassegne (Milano Musica, Biennale di Venezia, Nuova Consonanza di Roma etc.).
Tra le orchestre con cui ha suonato in ambito internazionale, ricordiamo Rotterdam Philharmonic, Brussel Philharmonic, Residentie Orkest Den Haag al Concertgebouw di Amsterdam, RTSI di Lugano, Brucknerorchester Linz, Tonkünstler di Vienna (al Musikverein, per Wien Modern), Filarmonica di San Pietroburgo, Saint Paul Chamber Orchestra, Indianapolis Symphony Orchestra e molte altre.
Fra i direttori con cui collabora citiamo Roberto Abbado, Marc Andreae, John Axelrod, Andrei Boreyko, Dennis Russell Davies, Diego Fasolis, Yoel Levi, Brad Lubman, Wayne Marshall, James MacMillan, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Jonathan Stockhammer, Arturo Tamayo, Juraj Valchua, Mario Venzago. Attivo anche in ambito cameristico, collabora regolarmente con Sonia Bergamasco e Andrea Rebaudengo.
Accanto al repertorio più tradizionale, Emanuele suona moltissima musica del nostro tempo. Più di cinquanta le pagine composte per lui da autori come George Crumb, Milton Babbitt, Frederic Rzewski, Michael Nyman, Michael Daugherty, John Luther Adams, per citarne solo alcuni. Il suo interesse per la musica americana si è concretizzato in numerose lezioni, sia radiofoniche che televisive, e in due libri, Musica per pianoforte negli Stati Uniti (Edt) e Il pianoforte di Leonard Bernstein (Ets). Di recente pubblicazione il pamphlet La bellezza della Nuova Musica (Dedalo). Nel 2011 gli è stato conferito il premio della critica musicale italiana “Franco Abbiati” come miglior solista dell’anno. Tra gli altri riconoscimenti, una nomination per i Grammy Award per il cd dedicato a George Crumb.
Incide per Stradivarius, Chandos, Vai, Innova Records, Bridge, Albany, Wergo e Naxos. Recentissimo Walk in Beauty, una ricca antologia di musica americana.Insegna pianoforte contemporaneo all’Accademia di Pinerolo.
Docente di pianoforte al Conservatorio “Piccinni” di Bari, tiene regolarmente workshop per numerose università degli Stati Uniti, dove si reca dal 1998 ed ha tenuto oltre quaranta tournée.
Più notizie su www.emanuelearciuli.it
Quando
20 marzo 2022 19:00
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Riccardo Alma tastiere Quirino Farabella tastiere Nello Nicotra basso elettrico Giovanni Caruso batteria Giuseppe Condorelli batteria
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Riccardo Alma tastiere
Quirino Farabella tastiere
Nello Nicotra basso elettrico
Giovanni Caruso batteria
Giuseppe Condorelli batteria
Danilo Galatà batteria
La “Sagra” di Strawinsky e i “Quadri ” di Mussorgsky, ristrumentati rispettando la tradizione Progressive music, è un progetto originale voluto dall’ AME ed in prima esecuzione assoluta.Sulla pedana l’ organico prevede: 4 tastiere con suoni di piano, organo Hammond, sintetizzatore, mellotron,tre batterie, due set di timpani, Rickenbacker electric bass, Taurus sinth bass pedal.Impegnati a far rivivere questi capolavori è l’Atreides Prog Ensamble.
aprile
Quando
3 aprile 2022 21:00
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Dove gli Dei si Parlano Performing reportage Con Monika Bulaj, Kasia Kapela, Patrycja Betley “Le ultime
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Dove gli Dei si Parlano
Performing reportage
Con Monika Bulaj, Kasia Kapela, Patrycja Betley
“Le ultime oasi d’incontro tra fedi, zone franche assediate dai fanatismi armati, patrie perdute dei fuggiaschi di oggi. Luoghi dove gli dei parlano spesso la stessa lingua franca, e dove, dietro ai monoteismi, appaiono segni, presenze, gesti, danze, sguardi. In una parola: l’uomo, la sua bellezza, la sua sacralità inviolabile, ostinatamente cercata anche nei luoghi più infelici del Pianeta, seguendo il sole, la luna, le stagioni, i culti e i pellegrinaggi, in una “mappa celeste” che ignora gli steccati eretti dai predicatori dello scontro globale. Un mondo parallelo e poco raccontato che va dall’Asia centrale all’America Latina, dalle Russie al Medio Oriente, e ti riconsegna la bellezza nella contaminazione: i riti dionisiaci dei musulmani del Magreb, il pianto dei morti nei Balcani, i pellegrinaggi nel fango degli Urali, l’evocazione degli dèi in esilio oltremare, sulla rotta degli “scafisti” di un tempo, a Haiti e Cuba, dove la forza spirituale della terra madre diventa rito vudù, santeria, rap mistico, samba, epitalamio e mistero. Questo lavoro è cambiato negli anni. All’inizio documentavo le piccole e le grandi religioni nelle ombre delle guerre antiche e recenti. Ad un certo punto sono state le mie immagini a cercarmi, a parlare da sole, raccontando delle preghiere e dei sogni, dell’acqua e del fuoco, della memoria, del teatro della festa dei morti, della via dei canti. Ora quello che faccio è semplice, quasi infantile: raccolgo schegge di un grande specchio rotto, miliardi di schegge, frammenti incoerenti, pezzi, atomi, forse mattoni della torre di Babele”. La musica che accompagna il reportage crea un mappa viva. I canti come i veicoli ci accompagnano nei loro luoghi e riportano nello spazio presente del incontro con il pubblico. Diventano terra per il racconto e uno scambio intimo con lo spettatore.